La pandemia non ha portato con sè solamente effetti devastanti dal punto di vista medico: non bisogna trascurare le ripercussioni psicologiche che le restrizioni e il distanziamento sociale hanno causato nella nostra società. Da un lato l’ansia e la paura del contagio da Covid-19 e dall’altro l’impossibilità di avere contatti con le persone e le limitazioni, infatti, hanno comportato non pochi effetti negativi sulla vita di tutti noi.
La sfida dell’umore: cosa è cambiato nell’ultimo anno
In questo anno sui generis a cavallo tra 2020 e 2021, lo stato dell’umore di ognuno di noi è evoluto non poco: ansie, paure, limitazioni nella possibilità di uscire, viaggiare, avere occasioni di socialità non hanno cambiato solamente la nostra quotidianità ma anche il nostro modo di pensare e di vivere la vita.
Tutti noi abbiamo cuciti addosso la sensazione di malessere e mancanza di un focus: le giornate sono tutte uguali, le abitudini sono state stravolte e la vita scorre senza soddisfazione. Anche lo scopo e il verso senso della vita, l’ikigai di cui vi ho parlato nello scorso articolo, sono sempre più annebbiati e privi di significato. Già prima della pandemia, nella vita “normale”, era difficile mantenere il focus in una vita frenetica: oggi, più che mai, il nostro obiettivo di vita e il senso stesso di questo è fuori fuoco, lontano, apparentemente irraggiungibile.
Ma perchè ci sentiamo persi e a disagio?
Le incertezze continue, la necessità di dipendere dagli altri e dalle limitazioni, la sensazione di ansia ci hanno portato ad uno stato di disagio e malessere psicofisico che si manifesta in un basso tono dell’umore, in una vitalità sempre minore e quindi in una vera e propria lontananza dalla gioia.
La gioia, infatti, intesa come letizia, gaudio e vitalità che che si manifestano con il sorriso, è sempre più sfocata: il mood in cui siamo immersi è infatti quello dell’assenza di benessere. Questo sentire, però, accomuna moltissime persone ed è stato ampiamente studiato da esperti psicologi e sociologi che hanno deciso di dargli un nome: languishing.
Secondo il New Work Times, il languishing è quella sensazione inspiegabile che portiamo con noi dal lockdown, quel sentire di “guardare la nostra vita come da un finestrino appannato”, fuori fuoco, senza riuscire ad intervenire.
Secondo Adam Grant, psicologo alla University of Pennsylvania, l’emozione che ci accompagnerà per tutto il 2021 ha questo nome e potremmo tradurlo in italiano con languire, provare un senso di stagnazione e di vuoto. É quella sensazione di confusione tra giorni, momenti e attimi, è mancanza di benessere.
Non si hanno i sintomi di disagi psichici, ma la sensazione di “non essere al top”, di non essere centrato e motivato per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo stato di vitalità latente e continuo in ciascuno di noi, infatti, non si trasforma necessariamente in una malattia o in un disagio psichico ma spesso si traduce in una mancanza di scopo della vita, di piccole differenze impercettibili che scandiscono le nostre giornate che prima facevano davvero la differenza e ora non percepiamo nemmeno.
A volte questa sensazione è accompagnata da un’assenza di desiderio e di capacità di scegliere anche le piccole cose come cosa mangiare per cena, quali notizie ascoltare alla televisione o quale vacanza prenotare per l’estate. Manca quella vitalità e quella voglia di fare che nasce da un sentimento cardine: la gioia.
Ritrovare la gioia e superare le difficoltà con gli strumenti giusti
Ecco qual è il centro di tutto: l’assenza di gioia. Questo sentimento, infatti, è caratterizzato da alcuni circuiti neuronali, cerebrali e nervosi altamente specifici che si trovano nel cervello e nell’amigdala, ad esempio, e che consentono di provare un sentimento di letizia e felicità. Il percorso, sviluppato nel corso di migliaia e migliaia di anni che caratterizza ognuno di noi, è stato troncato dalla situazione attuale e reso sempre più irriconoscibile: ecco perchè ci risulta difficile provare sentimenti di gioia e letizia.
Lo stato appena descritto, però, non è di semplice riconoscimento e, per questo, è molto difficile saper dare una definizione specifica del malessere pervasivo e totalizzante che si prova. Ecco qual è il primo vero antidoto al “languishing”: dargli un nome e capire che non siamo soli, ma che, al contrario, è un emozione che in molti di noi stanno sperimentando.
Il Coach del Benessere riesce ad aiutarci a legittimare questa situazione, dandogli un nome e ammettendo la normalità di questo sentire: è una condizione diffusissima a cui è possibile trovare un rimedio.
Ma quindi come superare il disagio? Ecco gli strumenti per praticare perdono, compassione e ridurre lo stress
Non è tutto perduto: il circuito neuronale, infatti, è lì in attesa di essere ripristinato e allenato per ritornare a dare senso e pienezza alla vita. Non aspettiamo che passi ma diamoci da fare per provare a ridare significato e gioia alle nostre giornate e al nostro vivere.
Per cominciare questo percorso di superamento del languishing e per ritrovare la gioia e la letizia nelle giornate (anche se tutte uguali), vi segnalo il mio prossimo appuntamento del corso di Life Coaching “Centra il tuo obiettivo” in programma per l’8 maggio dalle 14.30 alle 16.30.
Durante l’incontro, infatti, ritroveremo il senso della vita e ricostruiremo i circuiti cerebrali della gioia partendo dalla definizione e dall’allenamento di alcune virtù fondamentali: la gratitudine, la compassione, l’equanimità, ossia la voglia di sentirsi interconnessi con gli altri e col mondo che ci circonda e di far parte di qualcosa di più grande.
Fin da subito potremo ritornare a vivere e a costruire, passo dopo passo, il bagaglio di esperienza necessario per affrontare altri momenti difficili e di incertezza come quello pandemico. É sufficiente trovare dentro di sè la motivazione e riuscire a trasferirla nella quotidianità per evitare che qualsiasi situazione esterna condizioni il nostro umore e la nostra gioia. Gli esercizi che faremo si baseranno sui concetti di perdono e compassione e, grazie alla meditazione, impareremo a ridurre lo stress e focalizzarsi sugli obiettivi con maggior lucidità e chiarezza.
Stai cercando un modo per superare questo momento di stagnazione e ritrovare la gioia di vivere e l’equilibrio psicofisico? Ti aspetto al mio corso online di Life Coaching! Per maggiori informazioni scrivimi a lara@larabernini.it o chiama il 3391638172.