Non è il momento per fare una conferenza o dare lezioni a qualcuno, ma, mai come in questo periodo, sento, forte, l’esigenza di proporre riflessioni sulla felicità.
Penso che ognuno di noi abbia la responsabilità di reagire a tutte le difficoltà al nostro vivere comune che ha portato questo virus coltivando la propria gioiosa felicità. Questo sentimento, con tutte le sue meravigliose sfumature, può essere una risposta d’aiuto e sollievo per molti. A questo proposito ho festeggiato, lo scorso 20 Marzo, la Giornata Internazionale della Felicità con i miei clienti, persone che si sfidano ogni giorno in un percorso di crescita personale di gruppo. Nel percorso di coaching che propongo, loro coltivano ogni mese, incontro dopo incontro, un equilibrio sempre maggiore tra mente (saggia) e cuore (aperto) sperimentando il rapporto perfetto tra la saggezza e la compassione (intesa come essere felice per la felicità dell’altro, lui è me). Ho rivolto loro una domanda: “Sappiamo di cosa stiamo parlando quando diciamo di essere felici?” Ecco alcune loro risposte: – La forma più grande di preghiera è essere felice per chi ha o è più di te – La pace è il fondamento della felicità – La felicità è quell’emozione vera e inamovibile che ti accompagna quando sei “centrato”, quella che ti fa vedere dove stai andando senza ansie o timori per gli ostacoli che vedi e che sai che in ogni caso arriveranno – Felicità è apprezzare ciò che ho ed esserne grato – Felicità non è ciò che ti accade ma come reagisci a ciò che ti accade – La vera felicità sta più nel percorso che nel risultato; sta in ciò che sei diventato prima di arrivare – Felicità è gratitudine. La salute mia e dei miei cari non è cosa scontata in questo momento storico ed averla mi rende forte e felice – Questa costrizione fra le mura di casa è una “benedizione” per me. Mi ha fatto capire cosa è importante e cosa non lo è e reso felice. Ed io cito una frase di David Grossman tratta da “Qualcuno con cui correre”: “Felice è colui che può rimanere chiuso solo dentro ad una stanza” Queste risposte mi portano a pensare che dentro la felicità ci sia un immenso universo di altre emozioni come la gioia, l’allegria, l’amore, la passione e l’ottimismo. Chiedersi come poter contrapporre alle conseguenze del Coronavirus il virus della felicità è il punto di partenza per concederci la chance di vivere più serenamente questo difficile momento. Partendo dall’assunto che noi siamo quello che pensiamo e concentrandoci sulle piccole cose che ci rendono liberi, sereni, speranzosi, tranquilli e miti, possiamo cambiare il nostro presente. Siamo liberi di praticare l’altruismo e l’amicizia, di ridere e comunicare la nostra felicità gioiosa, l’attitudine che ci salverà! La gioia è un sentimento che vive nel presente, contagioso e prorompente. Se esternato con cura, rispetto e gentilezza può essere un modo per nutrire l’anima di tutti noi, anche delle persone più sofferenti. Coltiviamo quindi tutto ciò che ci rende degni del genere umano: generare un sorriso, fare una carezza, condividere quell’emozione eminentemente sociale, pur essendo profondamente intima, che è la gioia.
Questo mi sembra uno degli insegnamenti più importanti di questo periodo, oggi infatti la situazione ci spinge ad attingere alle nostre risorse interiori, ci sprona a semplificare e a comprendere il senso delle nostre giornate, delle nostre relazioni. L’attidudine alla gioia e la cura di essa sono delle scelte individuali, a volte coraggiose ma oggi più che mai ineludibili.
Grazie Lara, come al solito arrivi puntuale e precisa….
Qui e ora è il motto che mi viene in mente leggendo le tue parole. Sta a me trovare il modo e il tempo per trasformare il veleno di questa situazione nella migliore medicina che possa esistere: migliorare me stessa e quindi, di conseguenza, anche tutto ciò che mi circonda… cercando di far star bene chi mi è vicino e ricevendo in cambio la stessa moneta: amicizia, calore e gioia!
Attendo con ansia il tuo prossimo scritto: riservi sempre delle piccole sorprese!
Un abbraccio.
mel
Ciao Lara, volevo ringraziarti per la positività che trasmetti, in questo periodo in cui
gli umori e i pensieri sono altalenanti perché tutto è poco chiaro e cambia in continuazione
lasciandoci qualche volta senza certezze.
Penso che tornerò a rileggerti ogni qual volta mi sentirò un pò giù.
Grazie
Grazie Lara le tue parole risuonano dentro il mio cuore e la mia mente è bello leggere le parole che senti tue.
Franca
Ritengo sia un grande aiuto, il tuo, l aver evidenziato questo tema. Per me la gioia è godere delle piccole cose e riconoscerne la grandezza; portarsi nel cuore questo sentimento conquistato e difenderlo dalle battaglie quotidiane. Grazie
Ben spiegato… Nulla da dire solo applicare.. E come. Dice una canzone la. Felicità sta nelle.piccole cose quotidiane
Molto bello questo tema, per me la gratitudine è un motore di felicità, che funziona anche in questo periodo.
Grazie Lara, grazie per queste parole incoraggianti e che, personalmente, trovo siano di grandissimo sostegno a tutti noi in questo periodo.
Ecco, io direi che la felicità è anche la possibilità di conoscere una persona come la dottoressa Bernini che trova sempre il modo di incoraggiarci e farci riflettere profondamente su questioni importanti della vita senza usare paroloni altisonanti ma un linguaggio semplice che arriva sempre diretto al cuore.
Lara la felicità per me è un insieme di fattori che dovrebbero stare in equilibrio. È quell’insieme di emozioni che citi anche tu e che io riconosco nel momento con quel “suscitino” alla pancia, come lo chiamava la mia nonna. Non puoi essere felice sempre, puoi avere un giusto e positivo atteggiamento sempre ma la felicità è fatta di attimi dati dal raggiungimento di un traguardo, da un abbraccio, dalla felicità di una persona a cui vuoi bene. In questo momento per me è sentire un amico che ce l’ha fatta ed è guarito ed è stato dimesso. Può essere dato dall’aver fatto un gesto carino nei confronti di qualcuno che ricambia con un sorriso ed in questo momento da felicità, equivale ad un abbraccio, ad una pacca sulla spalla. La felicità è il percorso verso una meta, è il superamento di ogni sfida. La felicità è tante cose…
Bellissime riflessioni che fanno riflettere! Condividere pensieri ci fa vedere le cose da altri punti di vista. Fondamentale per non rimanere fermi nel ns modo di pensare!
Cristina, con queste tue parole confermi la potenza della condivisione, punto di partenza per un confronto che porta sempre ad un evoluzione. Se la tua vita è un’esperienza di crescita esplorativa non smetterai mai di imparare. Brava!
Grazie a te Lara, sto imparando di nuovo cos’è la felicità.
Te ne sarò sempre grato! 😉
Lo scambio tra coach e coachee è reciproco. Essere coach vuol dire godere della fiducia e della confidenza del proprio coachee e gioire dei suoi successi.
Avere un coach permette di esplorare nuovi confini, di superare i propri limiti e, oggi tu mi insegni, anche di riscoprire cosa è la felicità. Grazie, Enrico!
Una bella riflessione molto attuale! Grazie Lara
Grazie a te di aver letto il mio pensiero e di averlo apprezzato. Buona vita!